Ho di frequente colloqui con persone che mi consultano per saperne di più sui loro ostacoli interiori e sulla strada da intraprendere per superarli e fin qui niente di strano: è il mio lavoro fornire consulenze di questo tipo sulla base del loro Tema Natale.
Capita però ormai con una certa frequenza di incontrare persone “psichicamente disturbate” al di là delle normali difficoltà di vita. Dopo breve indagine si scopre che dietro ci sono sempre attività che la persona ha compiuto allo scopo di potenziare la propria energia o la propria conoscenza: sedute medianiche, esercizi respiratori, pratiche meditative auto prescritte o prescritte da persone in malafede o con scarsa conoscenza della materia, che divulgano metodi in maniera irresponsabile senza conoscerne le conseguenze. C'è molta ignoranza nelle persone comuni riguardo la spiritualità e sento di dover scrivere, anche se l'hanno già fatto in molti, per mettere in guardia da alcuni gravi, e sottolineo gravi pericoli cui si può andare incontro quando, spinti dal proprio ego, si cercano più o meno consapevolmente risultati sensazionali, che appagano solamente la voglia di esperienze fuori dal comune e nulla hanno a che vedere con un reale lavoro su di sé. Quest'ultimo comporta fatica, ma anche grosse soddisfazioni dovute al progressivo semplificarsi della propria vita. Ricercare un contatto con il mondo astrale come se questo rappresentasse un'elevazione spirituale è purtroppo un tragico errore in cui molte persone cadono e non fa altro al contrario che complicare l'esistenza, spesso in maniera drammatica. Il mondo astrale non è più elevato del mondo materiale solamente perchè caratterizzato dall' invisibilità; questo pensiero è frutto di ignoranza. Provate ad andare in un campo di battaglia di qualche guerra del passato e vedete come vi sentite. Siete immersi in un mondo astrale permeato dal dolore, dalla lotta, dall'odio...vi sentite annichiliti. Poi provate ad andare in un qualsiasi tempio di qualsiasi credo religioso, anche in un momento in cui è vuoto e vedete come vi sentite in un luogo dove la sola attività e desiderio di chi vi entra è quello di elevarsi... Invisibile non significa spiritualmente elevato... significa solo che non è visibile ai più! Nei secoli passati le persone appartenevano ad un credo religioso e quindi tutti i fenomeni relativi al mondo invisibile erano in un certo modo gestiti dalle autorità religiose cui le persone si rivolgevano in caso di bisogno; anche nelle attuali società meno civilizzate è ancora presente la figura del sacerdote che detiene la conoscenza del mondo invisibile e a cui le persone comuni si rivolgono. Noi viviamo al contrario in una società laica dove c'è la più totale libertà per chiunque di dedicarsi, anche nel campo spirituale, alla ricerca personale. Di per sé questo non è un male, anzi rappresenta un arricchimento delle esperienze spirituali che ciascuno può vivere; tuttavia occorre rendersi conto che a tale libertà deve corrispondere l'umiltà di riconoscere la propria ignoranza nella materia e la conseguente rigorosa attenzione che va posta al tipo di persone o sedicenti “maestri” che si frequentano, ai risultati di maggiore o minore fiducia in se stessi e nelle proprie capacità che si sentono dopo aver frequentato tale “maestro”. Chiunque si adopera per l'evoluzione non può altro che farvi sentire più “connessi” e centrati e più in grado di gestire la vostra realtà quotidiana, anche se in una prospettiva diversa dalla precedente. Chi lavora per l'evoluzione contribuisce a farvi acquisire senso di responsabilità; verso voi stessi, la vostra vita e verso l'impatto che le scelte da voi operate esercitano sugli altri. Se vi rendete “mentalmente disabili” a causa delle vostre pratiche irresponsabili diventate una persona non più in grado di gestire i rapporti familiari e le sue responsabilità e questo è qualcosa a cui dovreste pensare prima di agire. Il progressivo superamento dei propri ostacoli interiori, pur tra tante difficoltà, porta al miglioramento della propria vita e dei propri rapporti col mondo e ad ogni ostacolo che si incontra si sente crescere di pari passo la propria capacità di vederlo e gestirlo nella maniera migliore, grazie all'ampliamento della propria visione. Man mano che si allargano i propri orizzonti ci si accorge di non essere a questo mondo solo per noi, ma per fare qualcosa di buono nel mondo e che anzi la misura della propria realizzazione è data proprio da questo... e allora: vogliamo andare nella direzione di diventare “casi clinici” di cui altri si devono occupare o vogliamo contribuire ognuno secondo le proprie capacità a fare del mondo un posto migliore? aurelia bracciforti - astro nashira
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AutoreSono Aurelia Bracciforti, nota come Astro Nashira. Archivi
Novembre 2024
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