Premessa: ti specifico che il nome del bambino è uguale a quello di un ex fidanzato di mia figlia, che poi ha scelto un'altra ragazza e ora vive all'estero. Inoltre ti informo che questo sogno l'ho fatto due giorni dopo la laurea di mia figlia (unica).
Ecco il sogno. Io, mio marito (reale) e nostro figlio C. (non reale) di circa un anno ci troviamo in un luogo sconosciuto: siamo in vacanza. La vacanza volge al termine, dunque ci affrettiamo a tornare in hotel per rifare i bagagli. Percorriamo a piedi una strada in salita. È sera, ci sono le luci della strada e di qualche negozio aperto che illuminano il nostro cammino. La strada è bagnata di pioggia, dobbiamo stare attenti a non calpestare la cacca dei cani, perché ce n'è un po’ ovunque. C. è stanco, lo invito a fare un ultimo sforzo, ma niente. A un certo punto si siede in terra davanti a un negozio chiuso. A terra è tutto sporco e cerco di prenderlo in braccio. Stranamente il negozio ha un’entrata aperta e il bambino entra. Dentro è buio, o meglio c’è una illuminazione dovuta da una luce sul pavimento, come le serpentine delle stufe a gas. Si vede il riverbero della luce bluastra. C. si siede tra queste serpentine di luci e non vuole più muoversi. Sono agitata, perché penso ai bagagli da fare e al pullman che partirà senza di noi. Mi angoscia vedere C. seduto tra queste luci che emanano calore; ho paura che possa bruciarsi e mi avvicino per prenderlo in braccio, ma il bambino si dissolve. Il bambino sparisce come quando una immagine si dissolve. Piango … lo chiamo ‘ C.... C...!’ Niente: è sparito. Di lui non resta nulla. Sono disperata. Anche mio marito, che sino ad allora era stato a seguire la vicenda con apparente tranquillità, entra in allarme. C. non c’è più, non esiste più ! Di lui non è rimasto niente, neanche i vestiti, neanche i capelli. Piango tanto. Mi sento morire. Mio marito è tristissimo, si siede dove è stato seduto C. prima che sparisse. Spera che, sedendosi, li il bambino possa ritornare. Ma NIENTE! Mi sveglio con il cuore a pezzi. Da sveglia, rivedo nella mia memoria C. È un bambino bello, piccolo, dolce, con i capelli chiari e lisci che formano una graziosa cornice sul suo volto. Ciao cara, grazie dei dettagli che mi hai fornito perché servono a far luce. Posto che il bambino, nei sogni, rappresenta sempre in qualche modo una nostra proiezione verso il futuro, veder “sparire” questa proiezione è chiaro che ci rende infelici, perché anche la persona che riesce ad assaporare ogni attimo del presente, è qui per materializzare progetti futuri, sia consapevolmente che inconsapevolmente. Detto questo, il sogno è molto interessante e i vari elementi che lo compongono sembrano tutti univocamente orientati verso un tipo di interpretazione. È sera e la vacanza è finita. La strada è in salita e poco illuminata (solo le luci di qualche negozio ancora aperto). Il bagnato dell'asfalto immagino che renda ancora più difficoltoso il cammino. Inoltre ci sono degli escrementi di cane un po' dappertutto per cui, nel camminare, occorre stare attenti a non calpestarli. Gli escrementi, come certamente sai, significano ricchezza e creatività, ma al contempo qualcosa che ci può “contaminare” se ce ne sporchiamo e questo significa che, al momento del sogno, tu sei più spaventata di “sporcarti” che incline ad apprezzare la tua parte creativa. Questi elementi indicano quella che è la tua condizione interiore al momento del sogno, vale a dire che ti vedi nella parte conclusiva della tua vita, per come ho descritto più sopra. Questo di per sé ha senso, supponendo che dopo i 40 anni ognuno di noi è nella seconda parte della sua vita, però qui il dato interessante, che dopo approfondiamo, è che tu nel sogno sembri sentire il peso di questa condizione. Il fatto poi che tua figlia si sia appena laureata al momento del sogno, sottolinea questo distacco che presumibilmente lei farà da te e dalla sua condizione di “figlia” e questo dato conferma il fatto che se lei “se ne va” dal ruolo di figlia, tu “te ne vai” dal ruolo di madre. Ecco perché nel sogno c'è un nuovo bambino (che non esiste nella realtà). Nel sogno infatti stai camminando con questo tuo figlio, insieme a tuo marito; apparentemente quindi, avresti un futuro (il bambino) su cui proiettare le tue speranze e i tuoi progetti, ma il bambino ad un certo punto sceglie, e sottolineo “sceglie” di sparire e lo fa proprio davanti ai tuoi occhi e questo ti lascia nel dolore. Sottolineo il fatto che tu non vedi il bambino morire, bensì “sparire”, dissolversi. È interessante osservare che tu ti premuri di dire che non sono rimasti neanche i vestiti e neanche i capelli, a cui eventualmente potresti attaccarti emotivamente per dire che questo bambino è esistito; ma lui non lascia traccia di sé, perché in realtà non devi poterti attaccare più a nulla del passato, se vuoi andare avanti. Ci sono altri elementi interessanti che parlano di quelle che sono le tue paure. Tu, tuo marito e C. camminate sull'asfalto bagnato (l'acqua spegne il fuoco), ma C. sceglie di entrare in un negozio il cui pavimento è riscaldato dal fuoco (sembrano le serpentine di una stufa a gas...). Si siede in mezzo fra due serpentine, godendo della luce e manifestando particolare maestria nel non bruciarsi; infatti sei solo tu che sei preoccupata che si bruci!... Il bambino, come avrai capito, sei in realtà tu: tu dopo la laurea di tua figlia, tu, dopo la prima parte della tua vita: tu sei di nuovo “nuova”! Il dolore che provi nel sogno è dovuto solo al fatto di “aver delegato” qualcun altro a vivere la tua vita, e naturalmente quando questo “qualcuno” se ne va, tu realizzi con dolore di non poter più vivere “attraverso “ questa persona; questo succede con la figlia che si laurea e questo succede col bambino del sogno. Questa, tuttavia, è solo la scelta che stai facendo al momento del sogno e potrebbe non essere quella che farai domani. Posto che il terreno su cui si cammina o il pavimento sono simboli di ciò che rappresenta il nostro “radicamento” nella vita, ciò da cui traiamo la nostra forza, il bambino ti dice che si può avere maestria nel sedersi in mezzo al fuoco senza bruciarsi, infatti lui non muore bruciato, ma si dissolve per far spazio a te; a te che devi sviluppare personalmente la maestria di attingere ad un tuo “terreno interiore” fatto di fuoco e passione, perché questo possa alimentare ancora la tua vita, dopo la laurea di tua figlia. Il fatto che il nome del bambino sia lo stesso dell'ex fidanzato di tua figlia è perché anche quello è stato un progetto “non realizzato”, in quanto poi le strade di tua figlia e del fidanzato si sono separate e il tema della “possibile vita non vissuta” è il tema del sogno. Tuttavia il dato interessante è che qui esplicitamente il bambino (che sei tu) ti fa vedere su quale terreno ti devi fondare per esprimere te stessa e vivere la tua vita: non lo stare lontano dalle passioni per paura di bruciarsi, bensì l'acquisizione della necessaria maestria per governarle.
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Premetto che ho abitato per alcuni anni al Nord, prima di fare ritorno nella mia città di nascita, che si trova al Sud.
Sono in casa e la vedo disordinata. Inizialmente penso di essere nella casa mia casa al Nord. C'è l’elettricista per sistemare qualcosa; io gli chiedo se ha visto il caricabatterie, ma temo che lui possa vedere il disordine nelle altre stanze. Poi vado di là, in un altro appartamento (e qui mi accorgo di essere nella mia casa al Sud, dove io ho un appartamento e mio fratello un'altro sullo stesso pianerottolo). Vado quindi a casa di mio fratello perché è arrivato l'altro fratello che abita tuttora al Nord con la sua famiglia. Mio fratello del Nord e quello del Sud con le loro famiglie si stanno preparando per andare in gita con qualcun altro in un certo luogo che non ricordo (anche nel sogno mi facevo ripetere parecchie volte il nome di questo luogo) Mia cognata mi chiede se voglio andare con loro ed io dico che devo lavorare. Arriva mia nipote che abita qui al Sud mentre io sto rientrando dentro casa mia che è, come dicevo, nello stesso pianerottolo. Arriva pure mio fratello del Sud che non so da dove venga e neanche gli altri lo sapevano. In casa mia, all’ingresso, trovo appeso un vestito di pelle nera, proseguendo nella stanza successiva trovo altri vestiti di pelle e poi trovo la mia amica M. (che in effetti usava vestirsi con abiti di pelle) semidraiata su un divano. (M. è un'amica a cui ero molto legata e che ho perso negli anni scorsi a causa di una malattia). Io sono stupita. “Che ci fai qui, quando sei arrivata?” le chiedo…e sento che c’è qualcosa che non torna ma non realizzo cosa. Mi ricordo che stava molto male l’ultima volta che l’avevo vista. Lei mi chiede come la trovo… È “in carne” ma ha il viso strano, la metà inferiore è di un tono grigiastro. Le dico “Hai un colorito strano, però hai ripreso peso!” (mi ricordo che all'epoca aveva perso tantissimo peso) In qualche modo insomma cerco di incoraggiarla facendole capire che sta meglio dell’ultima volta che ci eravamo viste. Poi ad un certo punto lei mi mette un neonato in braccio. È un bambino bellissimo, tutto soffuso di una luce dorata! Mi rendo conto che ci sono altre presenze…C’è sua cugina e ho vagamente l’impressione che ci sia anche mia madre, entrambe ormai, come lei, passate oltre. Ciao cara, allora cominciamo con il dire, ma forse l'avrai già capito, che è un bellissimo sogno! La questione di vedere la casa disordinata, visto che la casa siamo noi, corrisponde al fatto che sei in un momento di confusione e direi, di ri-orientamento di te stessa. La casa al Nord – la casa al Sud, il fratello del Nord – il fratello del Sud, Questa dualità è solo apparente perché in realtà quando questi fratelli con le loro famiglie si apprestano ad andare insieme in un certo luogo, tu scegli di non andarci, quindi di non ricomporre la dualità semplicemente unendo i due termini contrapposti e ti interessa talmente poco andare dove vanno loro che, né nel sogno, né svegliandoti, ti ricordi il nome di questo luogo, tanto poco ti interessa e ti appartiene... Decidi di rientrare a casa tua, il che significa che scegli di andare dentro di te per capire qual è la tua direzione. Qui ti accolgono, all'ingresso, degli indumenti in pelle, presumibilmente della tua amica, che in effetti è lì e ti aspetta nell'altra stanza. Questa persona, alla quale eri legata, come dici tu stessa, rappresenta, come spesso lo sono nei sogni i personaggi del nostro sesso e della nostra età, un'altra parte di te, che tu in questo periodo della tua vita ti stai accingendo a scoprire. Lei vestiva in pelle nera e questo tipo di indumenti è legato, nel nostro immaginario, ad una condizione di vita più “istintiva e selvaggia”, più “naturale”, alla quale tu, in questo periodo della tua vita, forse ancora inconsciamente, tendi. Lo scambio di battute che avviene con la tua amica non mi sembra particolarmente significativo; sono delle frasi abbastanza di circostanza che probabilmente chiunque pronuncerebbe in quel contesto. Più interessante è il fatto che tu le vedi il volto come diviso in due parti: la metà inferiore è grigiastra (quindi si suppone che la parte superiore sia più colorita). Il “grigiastro “ è dovuto alla scarsa irrorazione sanguigna e il volto apparentemente “diviso in due” ben rappresenta a mio avviso la parabola di vita di questa tua amica che, pur vestendo di pelle nera, non è riuscita a far suo in modo completo questo atteggiamento di intensa vitalità che l'abbigliamento rappresenta, conservando una parte di sé “non ben irrorata” da quella corrente vitale così necessaria. Tuttavia vuole fare qualcosa per te (ovviamente sei sempre tu a fare questo gesto). Lei ti mette fra le braccia un bambino dorato...wow! Il bambino è una nuova vita e il fatto che sia soffuso di luce dorata è un'immagine bellissima ed esplicita. Significa splendere tanto da irradiare di luce tutto l'ambiente intorno a sé. Essendo lei che ti mette fra le braccia questo bimbo, lei che veste di pelle nera, significa che la strada per arrivare a splendere e ad irradiare passa attraverso la riscoperta e la valorizzazione completa della tua parte più istintiva e spontanea; direi che non ci sono dubbi al riguardo! Buon lavoro di integrazione di questa parte! Ho fatto questo sogno.
Mi trovo all'esterno, in un posto che non so identificare. Sono con un'altra persona, che è un po' un mio ex compagno di università ed è notte o sera, comunque il cielo è già completamente scuro. Stiamo parlando del fatto che c'è una nuova costellazione che si è creata - forse sono proprio io a dirlo -, ma nessuno di noi sa dove si trovi, né saprebbe riconoscerla. Quindi lui fa un gesto, per scoprire la nuova costellazione: con un oggetto che tiene in mano (che non ricordo bene cosa sia), compie un gesto deciso con il braccio e la mano, in direzione del cielo (come stesse schiacciando un bottone e allo stesso tempo lanciando qualcosa). A quel punto intere aree del cielo iniziano ad illuminarsi, una dopo l'altra, mostrando per un attimo non solo le stelle, ma il disegno luminoso delle costellazioni (cioè gli animali e i personaggi del mito). Io osservo stupita e affascinata: è uno spettacolo incredibile. Ad un certo punto ho l'impressione di vedere una iena e la identifico come la nuova costellazione, dato che sono quasi sicura che non fosse tra le costellazioni già esistenti. Ciao cara, sogno molto interessante... Cominciamo col punto di partenza: ti trovi in un luogo che non sai identificare quindi in questo momento della tua vita non sapresti dire dove ti trovi, sei un po' in confusione circa la tua posizione nel mondo. E' buio quindi. Se il cielo è scuro, come per i naviganti, non si vedono le stelle che sono lo strumento base per orientarsi (conferma del fatto che al momento non si sa quale sia la propria posizione) Bisognerebbe analizzare che tipo di figura rappresenti per te questo compagno di università: che carattere aveva, che rapporti intercorrevano tra te e lui, cosa ha rappresentato per te la sua frequentazione, ecc. questo può darci degli elementi in più perché, come si evince dal sogno, lui è quello che ti permette di identificare questa nuova costellazione, quindi di ricominciare a capire qual'è la tua posizione sulla terra. Naturalmente è anche interessante di per sé il fatto che si abbia bisogno della posizione delle stelle nel cielo per capire dove si è qui sulla terra. Questo rivela una tua profonda connessione con una realtà "altra" e più ampia in grado di spiegarti cose di te e del tuo ruolo nel mondo... Poi c'è un altro filone di analisi: la costellazione che cerchi/cercate di vedere non è una delle solite che già si conoscono, il che equivale a dire che le stelle attualmente visibili da te nel cielo non sono sufficienti ad esprimere la tua essenza. Ne occorrono di nuove. Inoltre, nella simbologia degli animali medicina della tradizione dei nativi americani la iena è ISTINTO, LAVORO DI SQUADRA, DETERMINAZIONE..... interessante! Dovresti raccontarmi, quando vuoi qualcosa di più di questo compagno...che comunque rappresenta ovviamente una parte di te, quella che è in grado, schiacciando un bottone e con un solo gesto, di far apparire la costellazione che serve per orientarti! Notevole! ****************** Salve, ho riflettuto sul mio ex compagno e in due parole potrei dire che lo ricordo come una persona buona, con grande senso dell'umorismo, era un po' superficiale nel modo di vivere, ma forse non nella sua essenza (non l'ho mai capito) aveva un modo un po' "leggero" di prendere la vita... ti faceva sentire subito di essere suo amico, però poi non eri mai veramente amico fino in fondo, perché non si apriva mai davvero. Ciao cara, ecco vediamo quindi di aggiungere altri elementi all'interpretazione partendo dalle poche cose che si possono dire di lui: BONTA' SENSO DELL'UMORISMO, FARTI SENTIRE AMICO, UN APPROCCIO UN PO' LEGGERO ALL'ESISTENZA....almeno nella forma se non nell'essenza. Queste sono le capacità che ti permettono di riuscire a vedere la nuova costellazione... Devi far tue queste capacità, perché già le hai se le hai rappresentate attraverso il tuo ex compagno... solo che non le hai ancora usate molto.... ecco perché hai sognato lui che ti "illumina" la strada, perché è attraverso il far tue queste capacità che impari ad illuminare le tue stelle-guida il cui messaggio è ISTINTO, LAVORO DI SQUADRA, DETERMINAZIONE. Non giudicare la iena... gioca solo il suo ruolo nell'universo! All’inizio ero a casa, era sera e stavo per guardare un film con mia sorella grande e una sua amica dell'università in soggiorno, non so perché dopo ci sono dei vampiri in casa e allora io cerco di chiudermi in camera della mamma, ma lei vuole uscire dalla sua stanza e allora apre la porta, e loro riescono a entrare e mi mordono.
Dopo ero a scuola, al mio liceo e c’erano un sacco di vampiri, che mordevano tutti per trasformarli in vampiri, a me mi avevano già morso, dopo poco erano tutti vampiri, oltre agli allievi anche i bidelli e il preside, i prof, solo due tipi non erano ancora stati trasformati ma noi li accerchiavamo e li trasformavamo, li mordevo io per prima per far vedere agli altri che ero anche io un vampiro, ero come loro. Quando eravamo diventati tutti vampiri, non c’era più nessuno da mangiare. Quel giorno c’era un torneo di pallavolo a scuola fra i bambini, perché a scuola c’erano anche dei bambini, loro non erano vampiri ma noi non li mordevamo. Vedevamo entrare dei pallavolisti vichinghi vampiri dalla porta che erano più forti di noi e scappavamo tutti insieme verso il piano rialzato, ma ci raggiungevano, dopo un po’ che combattevamo contro questi qui, vedevamo che dalla porta della scuola stavano entrando dei vichinghi ancora più grandi di quelli di prima. Allora io mi stufo di combattere, i vichinghi salgono tutti dalla stessa scala e allora io per scappare scendo dall’altra scala, che nessuno stava usando... e penso: ma perché a nessuno viene in mente di scappare da qui? Allora scendo, e ci sono tutti i bambini all’entrata, che erano venuti per il torneo, loro non avevano paura dei vichinghi, anzi i vichinghi gli sorridevano e anche i bambini sorridevano a loro. Allora io mi nascondevo fra i bambini e uscivo da scuola, fuori non c’era nessuno, tutto vuoto, però io mi voglio allontanare il più velocemente possibile dalla scuola e allora inizio a correre. Lungo la strada incontro dei genitori che erano venuti a vedere i figli giocare e mi dicevano: “Anche tu qui per il torneo? Beh, allora, forza leoncini rossi!” E io le dicevo sorridendo: “veramente io terrei alle tartarughe azzurre” e uscendo c’era il papà del mio ragazzo delle medie che mi sorrideva, gli sorridevo anche io e poi me ne andavo sempre correndo, ero quasi arrivata alla metro e davanti ad un grande magazzino c’erano due bambine coi capelli rossi di età diverse ma vestite simili, erano sorelle e si stavano rincorrendo. Poi io diventavo un bambino e avevo in mano una macchinina che facevo correre sul corrimano della metro e mi divertivo un sacco... Carissima, all'inizio del sogno tu stai con tua sorella grande e una sua compagna d'università e ciò significa che tu ti consideri a tratti una persona più grande. Poi irrompono dei vampiri che minacciano di morderti: tu hai paura e cerchi rifugio nella camera di tua madre, ma lei ne sta uscendo, quindi in un certo senso non ti offre riparo... Già qui appare in maniera esplicita la situazione nella quale in questo momento ti trovi, situazione abbastanza tipica alla tua età, vale a dire il conflitto fra il “diventare grande” (condividi interessi con tua sorella grande ed una sua amica) e il cercare rifugio e protezione in un mondo infantile (la camera di tua madre) mondo che però non esiste più, tant'è vero che tua madre sta uscendo dalla camera... Una volta morsa ti ritrovi in mezzo ai tuoi coetanei e allora hai l'esigenza di mostrare agli altri che sei come loro: che mordi: quindi praticamente guidi la spedizione contro i due che non sono ancora stati morsi. L'essere vampiro è fra l'altro una cosa interessante perché i vampiri si tengono in vita succhiando il sangue, quindi l'energia vitale di altri: e in più hanno l'alibi di poter raccontare in giro che sono così perché sono stati morsicati....che non è colpa loro!) Il fatto interessante è che a scuola anche i bidelli e il preside, che comunque sono degli adulti, sono diventati vampiri...quindi diciamo che in questa prima fase del sogno emerge la tua idea secondo la quale fa un po' parte del “diventare adulti” il diventare vampiri, tant'è vero che gli unici a non essere vampiri sono i bambini...e non corrono neanche il rischio di diventarlo perché i vampiri non li cercano neanche, è come se fossero “off limits” per loro a causa dell'età... Questo è un fatto molto interessante e dopo ci ritorniamo... Ad un certo punto arrivano degli altri personaggi che sembrano essere più forti di voi vampiri perché sono pallavolisti (quindi atletici), vichinghi (quindi alti e un po' guerrieri) e vampiri (quindi senz'altro adulti e pericolosi). Tu ti domandi perché tutti fuggono salendo inseguiti dai vichinghi quando basterebbe scendere le scale ed in effetti hai proprio ragione tant'è vero che in fondo alle scale ci sono tanti bambini (i bambini infatti sono nella posizione migliore per poter fuggire...se mai lo volessero e comunque non sembrano aver bisogno di scappare!) I bambini infatti sorridono ai vichinghi e loro ai bambini!!! A questo punto tu capisci che la cosa migliore è mischiarsi fra i bambini per cercare di uscire dalla scuola ed è quello che fai. Uscendo incontri il padre del tuo ragazzo che ti sorride e una signora che incita una squadra a cui lei crede tu tenga e....sorpresa! Tu le dici che sei di un'altra squadra e si capisce benissimo che provi molto gusto nello spiazzarla con questa rivelazione! La conclusione del sogno è a mio avviso molto bella. Dopo aver visto due gemelle dai capelli rossi vestite in modo simile che giocano a rincorrersi tu diventi un bambino e giochi a far scivolare la macchinina sul corrimano del metrò divertendoti un sacco. Cerchiamo ora di tirare le fila di tutto il sogno, che è quanto mai interessante. Stai entrando a fare parte del mondo degli adulti, ma l'idea che al momento hai di questo mondo è di una realtà dove le persone rubano le energie le une alle altre e continuano a combattersi le une con le altre: Questo decisamente non ti piace e ad un certo punto dici proprio: MI STUFO DI COMBATTERE. Questa è proprio una presa di posizione e decidi di confonderti coi bambini per uscire da quel luogo. Alla fine del sogno si capisce benissimo che strada vuoi prendere nel tuo personalissimo “diventar grande” Hai deciso di continuare a divertirti come il bambino che gioca con la macchinina sul corrimano del metrò....complimenti! La vita di ognuno è piena di macchinine che chiedono soltanto di essere guidate... divertendosi! Sono andata in vacanza con mio marito e i bambini in una specie di agriturismo in un posto molto bello. Lì stiamo bene, ma io so, è come se avessi la percezione, che sta per succedermi qualcosa... Infatti un giorno delle persone mi vengono a cercare, perché dicono che io devo andare a combattere....per la sopravvivenza! Dicono che devo combattere, e capisco che è una lotta anche fisica, contro un “capo” ed è come se dovessi per forza superare questa prova per sopravvivere. Io voglio scappare e cerco l'aiuto di mio marito; cerchiamo di prendere la macchina per andarcene da quel posto ma è tutto inutile perché in qualche modo ci viene impedito. Io so che non riuscirò a scappare da quella specie di rapimento ma so anche che ”devo” superare la prova. Nonostante mio marito cerchi di aiutarmi a scappare alla fine mi prendono e mi portano in una grande stanza, che assomiglia molto al dojo dove praticavo arti marziali. Lì ci sono tante altre persone che sono lì come me per superare la ”prova” e parlano fra loro di quale sia la parte più dura da superare... è come se fossi dentro ad una “setta” che chiede di superare delle prove e una delle prove (credo di sentire la gente parlare di questo) consiste nel rimanere senza cibo e acqua per tre giorni, dicono che quella è la prova più dura perché in una condizione di debolezza bisogna riuscire a non farsi piegare e a combattere lo stesso contro il “capo” che, a quanto capisco, deve essere proprio qualcuno di malvagio. Io a quel punto capisco che sarà una cosa durissima ma so anche che ce la farò e so che lo devo fare per i miei figli. Ciononostante, anche in quella situazione ormai apparentemente senza vie d'uscita io cerco la fuga... Poi mi sono svegliata. Carissima, il tuo sogno è emblematico. Tu probabilmente hai costruito la tua vita ignorando una serie di problematiche interiori che sai benissimo di dover risolvere per procedere più speditamente e felicemente nella tua vita. Infatti il quadro iniziale del sogno è da manuale: la famigliola felice in vacanza in un agriturismo... Come in ogni buon film che si rispetti anche in questo sogno il colpo di scena destabilizzante incombe! E' un sogno molto chiaro: poiché tu spontaneamente (tranquilla....è quello che fa la maggior parte degli esseri umani!) continui a rimandare di sciogliere certi nodi interiori, vieni addirittura “rapita” da alcuni personaggi che rappresentano la parte più consapevole di te e condotta in una specie di arena dove, ormai senza via di scampo, devi affrontare questa specie di “capo/essere malvagio” che non sono altro che i tuoi demoni interiori, i nodi da sciogliere della tua psiche. La cosa interessante del sogno, e sulla quale ti invito a riflettere, è che tu hai la chiara percezione che questa battaglia/lotta per la sopravvivenza la devi vincere PER I TUOI FIGLI. Tu non mi dici niente, e non sei certo tenuta a farlo, della tua condizione psicologica dal punto di vista delle affettività famigliari, ma sono propensa a credere che ci sia qualcosa da sistemare. Il capo, per convenzione, è il padre; forse hai dei conti aperti con la figura dell'autorità rappresentata da tuo padre. Tutti noi abbiamo dei “conti aperti” con varie tematiche non risolte nella nostra vita, tuttavia il sogno ti dice esplicitamente che sei arrivata ad un punto della tua vita dove non hai più via di scampo e ti devi occupare di questo tema famigliare irrisolto e non lo devi fare tanto per te (forse riusciresti a svicolare e farne a meno, magari soffrendo e ammalandoti!) ma per i tuoi figli, forse perché intuisci che, generazione dopo generazione, le cose irrisolte dei padri ricadono sui figli...come delle colpe! E, a mio modo di vedere, è verissimo! Ogni generazione dovrebbe adoperarsi per migliorare qualcosa di se stesso per lasciare a chi viene dopo un'eredità più positiva di quella che è stata lasciata a noi! Un'osservazione finale: anche se hai tutta la mia comprensione per il fatto che fino all'ultimo nel sogno cerchi di trovare una via di fuga, considera che l'atmosfera generale del sogno è abbastanza da “ultimatum”: ti vengono addirittura a prelevare e nemmeno tuo marito può aiutarti... Coraggio, vai e vinci! Ero in stazione con una mia compagna e forse c'era anche un'altra mia compagna/amica. Dovevamo prendere il treno per Genova ma per prendere il biglietto credevamo bisognasse sapere il binario quindi giravamo un sacco per la stazione per sapere il binario. Avevamo dei trolley da portare. A destra, vicino agli ultimi binari c'era una zona palestra con dei pesi e vari altri attrezzi dove c'era il dr. Cox (così lo chiamavano....) Quella sera ci sarebbe stata una partita Sampdoria-Genoa e si sarebbe svolta in stazione. Noi salivamo delle scale sempre in cerca dei biglietti e ci trovavamo in una casa abbastanza bella. Non trovando niente salivamo un altro piano di scale e all'ultimo trovavamo una specie di grande veranda con dei tavoli da picnik attorno a cui erano seduti alcuni prof (tra cui quella di religione) e all'altro tavolo alcuni studenti di un'altra classe più piccoli di noi. Li salutavamo dicendo "che piccolo il mondo" e la prof. di religione mi diceva che era uscita di casa con me, come se abitassimo nello stesso palazzo e avessimo fatto la strada insieme. Io le dico: "ah non l'avevo vista!"(me lo aveva detto un po' come se mi rimproverasse) poi ci accorgevamo che non avevamo ancora i biglietti e stavamo perdendo tempo allora scendevamo, prima di un piano, e attraversavamo la casa della prof di religione, e c'erano un sacco di mobili costosi e un tavolo grande già apparecchiato con i piatti e io pensavo "madonna ma che ricca deve essere questa qui, per avere una casa sopra la stazione così bella" e poi guardando il tavolo pensavo che era un sacco da donna religiosa che ci tiene alla famiglia. Poi scendevamo ancora e ci trovavamo di nuovo in stazione dove c'era, oltre alla zona palestra che era sulla destra, al centro c'era una piscina con le corsie dove alcuni stavano nuotando, come se si tenessero delle gare lì poi noi finalmente facevamo i biglietti credo nelle macchinette automatiche poi andavamo in un posto dove si stava tenendo una specie di mini concerto prima della partita e io all'inizio volevo andarmene perché a stare lì ad ascoltare potevamo perdere il treno poi però saliva sul palco un ragazzo che mi piaceva che una volta avevo incontrato a Genova, che non mi aveva presa molto in considerazione quando ci eravamo conosciuti (era uno fissato col calcio) e iniziava a cantare Adagio di Lara Fabian. A un certo punto durante il ritornello mi alzavo e iniziavo a cantare sopra di lui e anche se lui aveva il microfono e io no, lo coprivo con la mia voce. Finivo la canzone, poi mi giravo e dicevo alla mia compagna/amica "tze, anche senza microfono lo copro" oppure tipo "ho la voce più forte di lui" E poi dopo la canzone lui veniva a salutarmi, con alcuni calciatori di fianco a lui, come se lui fosse un po' il "capetto" della situazione poi noi dovevamo andarcene, qui mi sembra ci fosse anche un'altra compagna/amica e correvamo per prendere il treno che partiva a e un quarto ed erano già e diciassette. Prima di salire c'era tipo una mini stanza di vetro dove una tizia in divisa cercava di fermarci perché eravamo già in troppi ed era tardi ma noi correvamo e le sfuggivamo e io le gridavo "abbiamo il biglietto, la prego" Poi dovevamo pesare la valigia e lasciarla lì, come se fosse un aeroporto e alla fine salivamo sul treno. Alla fine ci troviamo io e le altre due compagne/amiche in quei sedili con il tavolino in mezzo per 4 persone, però eravamo in 6 e c'erano anche dei ragazzi, ma non mi ricordo se erano miei amici o personaggi della serie Scrubs, ma non era importante. Poi io dicevo "ma Z.? Lo abbiamo perso? Dov'è rimasto? A fare i giochini al piano di sopra? e decidevo di chiamarlo, e mi sono svegliata prima di sapere se veniva anche lui o no. Ciao carissima, le stazioni nei sogni, come del resto nella realtà, segnalano sempre un punto di passaggio da uno stato ad un altro nella propria vita: si parte da una situazione per andare verso un'altra. In questo caso tu sei insieme a dei compagni/amici, come specifichi, e questo è molto tipico per il fatto che soprattutto alla tua età, molti degli eventi della propria vita e delle trasformazioni interiori che si subiscono vengono stimolati e condivisi dal gruppo dei coetanei che si frequenta. Veniamo ora in specifico al sogno. Tu stai andando a Genova a vedere una partita e questo significa che nella tua vita hai già un obiettivo verso cui tendi ed è abbastanza preciso, però all'inizio del sogno ti manca il biglietto per partire e non è facile neanche capire dove si fanno i biglietti in quella stazione...come dire che ti manca ancora qualche elemento, qualche “autorizzazione” a partire, a farti strada nella vita per i fatti tuoi (o almeno così credi) e soprattutto non sai dove te la puoi procurare questa “autorizzazione” perché non trovi la biglietteria... In questa ricerca ti imbatti nella tua prof. di religione (insieme ad altri colleghi). Non so quanto il tuo pensiero si fondi sulla religione ufficiale, ma questo personaggio mi sembra comunque rappresentare il “pensare comune”, le “buone vecchie care abitudini”, molto rassicuranti (tu vedendo la sua casa pensi che sia ricca e la ricchezza è simbolo di benessere e sicurezza...e la tavola apparecchiata fa molto “famiglia” come tu stessa dici). Resta il fatto che tu hai un atteggiamento ambivalente nei confronti di tutto ciò: forse le consideri cose ormai un po' sorpassate e banali, ma ne subisci comunque il fascino... Tienine conto. La ricerca dei biglietti prosegue e alla fine dici che fate i biglietti alle macchine automatiche e questo mi fa pensare che in realtà sarà “automatico” per te farti strada quando l'età e le condizioni saranno mature e non c'è qualcuno di specifico che ti deve autorizzare.... Il fatto che abbiate dei trolley da portare illustra semplicemente la situazione di ognuno di noi quando si muove nella vita e il carico di obblighi/divieti/abitudini che si porta dietro nel suo muoversi. Le tue valigie non mi sembrano molto pesanti, da come ne parli, ti fanno fare solo una moderata fatica, quindi non me ne preoccuperei molto. Il dato interessante del tuo sogno è il fatto che ad un certo punto questa stazione (che per definizione è un luogo da cui si passa per andare altrove o a cui si arriva e poi se ne esce) diventa come un parco di divertimenti, con palestra, piscina e poi addirittura un palco per concerti...tanto da farti/vi rischiare di perdere il treno che ti/vi porta al vero obiettivo. Qui direi che il significato si rende evidente: nella tua attuale fase di vita stai un po' disperdendoti in cose divertenti ma di scarsa importanza e soprattutto ti accompagni a persone che non sembrano avere a cuore quanto te il raggiungimento di Genova (cioè dell'obiettivo)e che sostanzialmente ti distraggono. I divertimenti sono tanti in questa specie di parco giochi/palestra/piscina, ma tu ci metti del tuo per trattenerti in questa fase di passaggio della tua vita, anche senza l'aiuto dei tuoi compagni. Quel ragazzo che avevi incontrato a Genova e che ti aveva scarsamente considerata è qualcuno con cui in qualche modo vuoi “pareggiare il conto” prima di partire e infatti provvedi a sistemare le cose...sbattendogli in faccia il tuo valore. La conclusione del sogno è comunque positiva rispetto al tuo muoverti nella vita perché in effetti alla fine il treno lo prendi (anzi lo prendete) seppure a costo quasi di perderlo e di un “atto di forza” nei confronti della signora in divisa (che quindi rappresenta l'autorità e il rispetto delle regole) e le tue parole all'autorità sono esplicite: le chiedi di fare uno strappo alla regola rispetto al ritardo e al numero di persone perché tu “hai il biglietto”... che è come dire: “so di essere una persona particolarmente complessa e consistente (i tuoi compagni/amici che salgono insieme sono in questo caso aspetti di te), ma sono autorizzata a partire” Ti faccio notare che sali sul treno senza bagagli il che vuol dire che, per quanto il tuo bagaglio sia leggero, per partire devi essere disposta a lasciarlo indietro... Probabilmente non ti serve. Resta forse un po' di rammarico per il tuo amico che non ti/vi ha potuti raggiungere... te ne farai col tempo una ragione. Buon viaggio! Ho fatto un sogno stranissimo: ho visto un rettile, simile ad una iguana, con il collo eretto, che aveva, al posto della coda delle piume coloratissime e lunghe... Ero stupito e mi è sembrata bella e unica nel suo genere ed ho chiamato mio fratello per fargliela vedere... In un attimo si è trasformata in un corvo nero... Mio fratello che era vicino a me l'ha preso e l'ha infilato in una borsa appesa ad un muro nella quale c'era un altro corvo malato... Il corvo sano ha subito iniziato a beccarlo sul collo per ucciderlo, ed io per un attimo ho provato un istinto di difesa, volevo fermarlo, ma subito è subentrata la compassione ed ho pensato con rassegnazione che era la sua giusta fine... Insomma meglio morto che sofferente. Mah... so che mi sono svegliato agitato e che a differenza dei soliti sogni che "svaniscono" man mano che mi sveglio, questo me lo ricordo ancora!! Caro, è un sogno interessante che riguarda chiaramente la “famiglia”, sia per la presenza di tuo fratello, sia perché ci sono due corvi, quindi due “simili” uno malato e uno sano. Sembra che il rettile, anche per il fatto che ha le piume colorate, sia per te qualcosa di bello o comunque di affascinante, come dici tu "unico nel suo genere". La sua trasformazione in corvo quindi, fra l'altro tutto nero (e nel nostro immaginario collettivo anche uccello un po' nefasto) è secondo me una cosa negativa ai tuoi occhi cioè scompare la bellezza colorata dell'iguana (che fra l'altro è un animale un po' statico che caso mai attende che la preda passi per catturarla...) e si trasforma in un corvo deciso e aggressivo nei confronti del più debole... Secondo me in questo momento tu stai vivendo dei conflitti familiari. L'iguana dalle belle piume colorate che si trasforma in corvo sei tu. Ma è come se tu non accettassi che in questo momento della tua vita devi fare qualcosa che è necessario fare ma che ti pesa molto; sei combattuto insomma e infatti fai in modo che sia tuo fratello a mettere il corvo “giustiziere” nella borsa dove c'è quello malato per attuare il “necessario” dovere di ucciderlo... La riflessione che tu fai alla fine del sogno è secondo me ciò che ti deve guidare: se in questo momento della tua vita ti trovi a dover prendere delle decisioni un po' pesanti e ad agire come non avresti mai pensato di agire, lo stai facendo solo perché è necessario per evitare a qualcuno sofferenze inutili, quindi il consiglio è: NON GIUDICARTI PESANTEMENTE. Ero in un luogo sottoterra con una mia compagna/amica di scuola. C'era anche un mio compagno/amico e altri ragazzi che non conoscevo, eravamo sotto una dittatura, tipo grande fratello, e ci avevano arrestati e portati lì. Era come un largo corridoio e in fondo c’era una piscina, a occhio sembrava acqua, ma invece era acido. Le guardie si stavano occupando di altri prigionieri ma appena finivano, ci avrebbero forzato a fare il bagno nell’acido. Io sapevo che era un sogno, ma non volevo comunque morire così, in un modo così doloroso, allora chiedevo se qualcuno aveva una pistola per spararmi in testa e morire più velocemente, ma nessuno ce l’aveva ovviamente, allora pensavo di scappare di corsa, approfittando del fatto che le guardie erano occupate con gli altri prigionieri e uscire dalla porta velocemente, intanto pensavo: “se mi vedono al massimo mi sparano a vista per fermarmi e quindi è comunque meglio che morire nell’acido”. Comunque non mi prendevano e mi aggrappavo a una specie di aereo che stava per partire e vedevo passarmi sotto tutta la città, poi a un certo punto lasciavo la presa e mi lasciavo cadere sul balcone di casa nostra, ma era come una caduta breve, non volavo, ma non mi facevo nemmeno male, allora entravo in casa e mi sdraiavo sul letto, però sentivo che delle altre persone che c’erano lì, parlavano di me, erano a favore del partito e dicevano: “Ha fatto l’unica cosa buona della sua vita, scappare, probabilmente davvero l’unica, ma tanto è stata talmente stupida da tornare a casa!” Allora io appena sentivo queste parole uscivo di casa, prima volevo saltare dal balcone, ma sapevo che potevo non riuscirci, allora scendevo dall’ascensore e poi uscivo dal portone e mi svegliavo. Cara, anche senza sapere nulla di più del sogno che racconti, c'è abbastanza materiale per capire che ti trovi davvero in una fase un po' angosciosa della tua vita: sei letteralmente sottoterra, ti senti oppressa (c'è una dittatura) e limitata nella tua libertà; anzi questa specie di dittatura sembra cercare te e i tuoi coetanei per ucciderli... Evidentemente consideri la tua condizione talmente oppressiva da preferire la morte (purché immediata) ad una morte lenta (piscina piena di acido). Quando si fa questo tipo di sogni significa che si considera già la propria condizione di vita simile ad un'agonia... Tuttavia tu sembri avere davvero molte risorse: non riescono a prenderti perché ti attacchi ad un aereo di passaggio...grandiosa idea! L'aereo è qualcosa che vola in cielo, che quindi per definizione è “staccato” dalle bassezze della vita terrestre: in questo momento direi che la tua àncora di salvezza è la tua mente, che alimenta il tuo estraniarti dal senso di soffocazione che ti trasmette la tua realtà quotidiana. Sembri essere comunque saggia perché ti rendi conto che di un ritorno a terra c'è bisogno e difatti ti lasci cadere su di un balcone: il tuo! Qui però abbiamo un altro colpo di scena: non puoi rifugiarti davvero a casa tua: a casa tua ci sono esponenti del “partito” (di quella dittatura immagino) quindi ti trovi praticamente in territorio nemico anche dentro la tua stessa casa! Inconsapevolmente tuttavia il “nemico” approva la tua scelta di fuggire: ti conferma che è la migliore da fare...e quindi tu decidi di riuscire di casa. In un primo momento ti vuoi lanciare dal balcone, cioè vuoi fare qualcosa di veramente rischiosissimo, poi ragioni e decidi di uscire di casa per le vie normali... La tua saggezza, considerando la situazione di difficoltà, ti porterà lontano. Blogger Top Gadget Ho sognato che con la mamma, le sorelle e forse altre ragazze/donne andavo a vedere una mostra. La mostra però era reale, cioè consisteva in una lunga fila di bambini davanti alla quale il visitatore passava. Ancora per strada c'erano dei bambini, tipo bambini di strada, abbastanza poveri, che avevano in mano un chupa chupa. E la guida della mostra ci spiegava che loro possono mangiarlo solo una volta all'anno e sono talmente poveri che diventano cattivi (cercavano di incastrarci il chupa chupa nei capelli). Il resto dei bambini della mostra erano di diverse etnie, ancora più poveri. Avevano delle magliette bianche con su scritto " TU hai ucciso MIA MADRE, TU hai ucciso MIO CUGINO, ecc.." Quando io provavo a toccare una di queste magliette, loro si ritraevano perché in realtà la scritta oltre ad essere sulle magliette, era tatuata su di loro. Tutti i bambini della mostra ti guardavano male e avevano qualcosa di diabolico. Altra scena - Eravamo nella mia città, nella casa dove abito, che però era molto più grande. C'era un grande ingresso e da lì partivano due ali della casa con due scalinate, tipo palazzo reale. Ci vivevamo io, le sorelle e la mamma. Avevamo però anche un'altra casa dall'altra parte della strada. A un certo punto la mamma mi mandava a prendere qualcosa che aveva lasciato nell'altra casa, ma era sera e io avevo paura ad uscire di casa. Uscivo comunque, in pigiama, ma correvo per fare in fretta. Quando poi andavo a dormire, la mamma andava a dormire nell'altra casa, mentre io e le sorelle dormivamo a casa nostra. Io dormivo in camera della mia sorella minore. Ciao carissima, cominciamo col dire che in questo momento della tua vita l’universo in cui ti riconosci è essenzialmente un universo al femminile, sorelle, madre…Ti senti una cosa sola con la tua famiglia, quasi non avessi un’esistenza individuale. La mostra che andate a visitare rappresenta il mondo che ti circonda (quello esterno alla famiglia intendo) così come tu lo percepisci. Sono bambini, quindi apparentemente sono qualcosa di “governabile”, in realtà si rivelano minacciosi e ti/vi attaccano. La spiegazione che tu dai della loro cattiveria e dei loro sguardi “diabolici” è che loro sono poveri…infatti possono mangiare il chupa chupa solo una volta all’anno, vale a dire che solo molto raramente possono avere della “dolcezza” e quindi, deprivati dell’affetto, (in questo senso quindi poveri) diventano cattivi, mostrano la loro sofferenza letteralmente incisa nella loro carne spiegandone i motivi a chi li osserva: hai ucciso mia madre, ecc….cioè TU SEI COLPEVOLE della mia sofferenza. E qui non c’è difficoltà di analisi: ti senti attaccata da un mondo esterno “nemico” perché TE LO MERITI... (questo è quello che tu pensi) e questo mondo a cui tu hai fatto del male si vendica incastrandoti il chupa chupa nei capelli… Non so se sai che in tutte le tradizioni i capelli sono simbolo di forza (il mito di Sansone) e di libera espressione della volontà personale (ai militari infatti vengono tagliati i capelli e anche i monaci si rasano per esprimere la rinuncia ad ogni desiderio personale) quindi il significato è che questa passata colpa di cui vieni accusata determina che qualcuno si senta autorizzato (e che in qualche modo a te questo fatto sembra anche accettabile) ad impedirti di esprimere il tuo volere personale. Nella seconda scena la casa in cui tu abiti sembra un palazzo reale, cioè è per te molto confortevole abitarci. Se non fosse perché tua madre ti manda a prendere una cosa nell’altra casa, tu non la lasceresti mai… Infatti hai paura ad allontanartene e cerchi di fare in fretta per poterci ritornare, ma si capisce chiaramente che i giochi son già fatti e la famiglia così come sei abituata a pensarla si deve separare perché comunque alla fine del sogno risolvi con un semplice giochino questo problema: è tua madre che se ne va a dormire nell’altra casa e tu ti senti pacificata perché sei con le tue sorelle…il fatto che dormi in camera con la minore significa che è quella a cui in questo momento della tua vita ti senti più simile. Ho sognato che ero su un treno o su un pullman con altra gente e stavamo andando in vacanza in un hotel che era l’hotel di Shining. Io sapevo che arrivati lì sarebbe successo come in Shining e cercavo di capire chi sarebbe stato ad uccidere. Parlando con una signora, che forse era mia mamma, capivo che lei ci avrebbe uccisi a partire dal primo con il quale aveva fatto dei giochi. Quindi le chiedevo con chi aveva fatto dei giochi e lei mi diceva che con suo marito era solita fare dei giochi di parole e anche con i suoi figli, quindi io scoprivo che sarebbero state le prime vittime. Le chiedevo anche se si ricordava di aver fatto dei giochi con me e cercavo di capire quanto ci avrebbe messo per cercare di uccidere anche me. La signora però sembrava ignara del fatto che sarebbe impazzita e avrebbe ucciso delle persone, un po’ come Jack in Shining. Altra scena: ero nel bagno del pullman e vedevo mio figlio o comunque un bambino, biondo e molto da pubblicità, simile a un bambolotto, che era stato punto da un serpente o un pesce. Si era irrigidito e stava annegando, ma io sapevo che prima di essere morso aveva scoperto qualcosa di importante su quello che sarebbe successo all’hotel. Quindi cercavo di tirarlo su, ma lui scendeva annegando e io non riuscivo a farmi dire quello che aveva scoperto. Una volta in acqua, diventava un bambolotto. Una volta arrivati all’hotel, io poi dovevo fare uno spettacolo di teatro in cui dovevo fare la Madonna. La scena allora cambiava un po’ e sul pullman c’erano altri ragazzi, tra cui alcuni del mio liceo. Io andavo in bagno e mi dimenticavo di chiudere la porta a chiave, quindi entrava una mia compagna, che si lamentava non so di che cosa, ma c’era l’atmosfera come prima di partecipare tutti ad un evento importante. Io sapevo però che sul pullman c’era ancora la signora che avrebbe ucciso tutti e che stava facendo dei giochi con la gente, stabilendo così l’ordine delle sue vittime. Arrivati all’hotel, andavo in bagno per cambiarmi per lo spettacolo e mi accorgevo di aver dimenticato il vestito sul pullman. Allora chiedevo alla mamma di andare a prenderlo e lei invece del mio vestito (che era tipo un vestito da principessa), mi portava un telo tipo mantello nero, dicendo che comunque per fare la Madonna sarebbe andato bene. Io accettavo, ma mi dispiaceva non poter mettere il vestito bello. Carissima, cominciamo col dire che tu, pur essendo insieme ad altre persone, ti senti in qualche modo la depositaria di una conoscenza particolare riguardo al futuro: gli “altri” sembrano andare incontro al loro futuro come vittime sacrificali, ma tu vuoi salvarti da qualche tragedia che senti incombente… tu sai che ad un certo punto una signora, che forse è tua madre, ucciderà tutti perché impazzirà (ma lei non lo sa). La pazzia è perdita di controllo sulle proprie azioni, è agire soprattutto in maniera imprevedibile e il “pazzo” di solito fa paura proprio in quanto imprevedibile. In questa imprevedibilità tu cerchi di ricavare qualche indizio che ti rassicuri di poter anticipare le mosse di chi ti vuole uccidere; ecco perché fai domande: per scoprire la sequenza delle uccisioni e avere modo di difenderti. E’ inoltre interessante che al momento tu ti senti in una condizione di “passaggio” (questa è l’impressione che tu probabilmente hai nella realtà di questa fase della tua vita) e cerchi in ogni modo di trovare una strategia adatta per difenderti mentre stai ancora viaggiando in pullman con gli altri, come se una volta arrivata a destinazione i giochi fossero fatti e tu non potessi più intervenire. Ciò che si respira soprattutto in questa prima parte del sogno è una sensazione pesante di pressione che tu evidentemente senti in questo momento della tua vita… Pressione rispetto al tuo futuro e alla minaccia che anche gli affetti più consolidati siano qualcosa su cui non puoi o potrai più contare. Il fatto che la persona che si trasformerà in omicida potrebbe essere tua madre è abbastanza simbolico, vista la tua età: c’è un’ambivalenza di identificazione/separazione in tutte le crescite. Siccome separarsi da ciò che si ama e ci rassicura è difficile, uno dei modi che di solito si trova per renderci più agevole la cosa è “incattivire” e “demonizzare” l’affetto da cui stiamo per staccarci. Altra scena – Il bambino bello e biondo è un qualcosa di “perfetto” e di puro: tuo figlio…forse, quindi una parte di te sicuramente, e come tale ha intuito o capito gli eventi e ciò che sta per accadere e potrebbe dirtelo. Il serpente che lo ha morso rappresenta a mio avviso il “male” in senso classico, come viene rappresentato nel pensiero cristiano. Non so come la veda tu dal punto di vista religioso/filosofico, ma il fatto poi che tu debba rappresentare la Madonna nella recita la dice lunga: la Madonna nella tradizione cristiana è colei che schiaccia la testa del serpente simbolo del male e lo sottomette alla propria potenza. Indipendentemente dal ruolo quindi che viene riconosciuto al serpente presso altre culture, quale simbolo di metamorfosi e rigenerazione, qui l’interpretazione che mi sento di dare è prettamente “cristiana”. Inoltre tu sei in dubbio se sia stato morso da un serpente o da un pesce e il pesce è comunque una creatura che nuota nelle acque dell’inconscio, quindi sono dell’idea che questo “attacco” al tuo bambino interiore provenga da qualcosa che si agita nelle acque profonde delle tue stesse emozioni. La contaminazione che il “bambino perfetto” ha subito per il morso lo rende rigido, cioè insensibile, non recettivo e incapace di esprimersi: tu provi a sollevarlo, ma lui “annega” letteralmente nelle emozioni (l’acqua) e quindi non riesce ad esserti d’aiuto per conoscere gli eventi futuri. La metamorfosi da bambino a bambolotto mi sembra evidente: il bambino è vivo, il bambolotto non ha sensazioni né sentimenti. Nell’hotel tu non trovi l’abito che ti sei portata per l’occasione, e dev’essere un’occasione importante visto che tutti si stanno preparando all’evento! Questo corrisponde alla sensazione di sentirsi inadeguati per presentarsi nel ruolo che gli altri si aspettano che noi rappresentiamo. Probabilmente in questa fase della tua vita pensi che gli altri si aspettino da te una parte da ”Madonna” cioè da persona perfetta, ma tua madre te ne porta un altro, nero, quindi più “oscuro” e ti convince che va bene quello. Ti dispiace non poter indossare l’altro ma ti adegui. Tua madre potrebbe forse essere la parte più matura di te che “sa” che non è necessario essere perfetti per presentarsi al mondo... |
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