All’inizio ero a casa, era sera e stavo per guardare un film con mia sorella grande e una sua amica dell'università in soggiorno, non so perché dopo ci sono dei vampiri in casa e allora io cerco di chiudermi in camera della mamma, ma lei vuole uscire dalla sua stanza e allora apre la porta, e loro riescono a entrare e mi mordono.
Dopo ero a scuola, al mio liceo e c’erano un sacco di vampiri, che mordevano tutti per trasformarli in vampiri, a me mi avevano già morso, dopo poco erano tutti vampiri, oltre agli allievi anche i bidelli e il preside, i prof, solo due tipi non erano ancora stati trasformati ma noi li accerchiavamo e li trasformavamo, li mordevo io per prima per far vedere agli altri che ero anche io un vampiro, ero come loro. Quando eravamo diventati tutti vampiri, non c’era più nessuno da mangiare. Quel giorno c’era un torneo di pallavolo a scuola fra i bambini, perché a scuola c’erano anche dei bambini, loro non erano vampiri ma noi non li mordevamo. Vedevamo entrare dei pallavolisti vichinghi vampiri dalla porta che erano più forti di noi e scappavamo tutti insieme verso il piano rialzato, ma ci raggiungevano, dopo un po’ che combattevamo contro questi qui, vedevamo che dalla porta della scuola stavano entrando dei vichinghi ancora più grandi di quelli di prima. Allora io mi stufo di combattere, i vichinghi salgono tutti dalla stessa scala e allora io per scappare scendo dall’altra scala, che nessuno stava usando... e penso: ma perché a nessuno viene in mente di scappare da qui? Allora scendo, e ci sono tutti i bambini all’entrata, che erano venuti per il torneo, loro non avevano paura dei vichinghi, anzi i vichinghi gli sorridevano e anche i bambini sorridevano a loro. Allora io mi nascondevo fra i bambini e uscivo da scuola, fuori non c’era nessuno, tutto vuoto, però io mi voglio allontanare il più velocemente possibile dalla scuola e allora inizio a correre. Lungo la strada incontro dei genitori che erano venuti a vedere i figli giocare e mi dicevano: “Anche tu qui per il torneo? Beh, allora, forza leoncini rossi!” E io le dicevo sorridendo: “veramente io terrei alle tartarughe azzurre” e uscendo c’era il papà del mio ragazzo delle medie che mi sorrideva, gli sorridevo anche io e poi me ne andavo sempre correndo, ero quasi arrivata alla metro e davanti ad un grande magazzino c’erano due bambine coi capelli rossi di età diverse ma vestite simili, erano sorelle e si stavano rincorrendo. Poi io diventavo un bambino e avevo in mano una macchinina che facevo correre sul corrimano della metro e mi divertivo un sacco... Carissima, all'inizio del sogno tu stai con tua sorella grande e una sua compagna d'università e ciò significa che tu ti consideri a tratti una persona più grande. Poi irrompono dei vampiri che minacciano di morderti: tu hai paura e cerchi rifugio nella camera di tua madre, ma lei ne sta uscendo, quindi in un certo senso non ti offre riparo... Già qui appare in maniera esplicita la situazione nella quale in questo momento ti trovi, situazione abbastanza tipica alla tua età, vale a dire il conflitto fra il “diventare grande” (condividi interessi con tua sorella grande ed una sua amica) e il cercare rifugio e protezione in un mondo infantile (la camera di tua madre) mondo che però non esiste più, tant'è vero che tua madre sta uscendo dalla camera... Una volta morsa ti ritrovi in mezzo ai tuoi coetanei e allora hai l'esigenza di mostrare agli altri che sei come loro: che mordi: quindi praticamente guidi la spedizione contro i due che non sono ancora stati morsi. L'essere vampiro è fra l'altro una cosa interessante perché i vampiri si tengono in vita succhiando il sangue, quindi l'energia vitale di altri: e in più hanno l'alibi di poter raccontare in giro che sono così perché sono stati morsicati....che non è colpa loro!) Il fatto interessante è che a scuola anche i bidelli e il preside, che comunque sono degli adulti, sono diventati vampiri...quindi diciamo che in questa prima fase del sogno emerge la tua idea secondo la quale fa un po' parte del “diventare adulti” il diventare vampiri, tant'è vero che gli unici a non essere vampiri sono i bambini...e non corrono neanche il rischio di diventarlo perché i vampiri non li cercano neanche, è come se fossero “off limits” per loro a causa dell'età... Questo è un fatto molto interessante e dopo ci ritorniamo... Ad un certo punto arrivano degli altri personaggi che sembrano essere più forti di voi vampiri perché sono pallavolisti (quindi atletici), vichinghi (quindi alti e un po' guerrieri) e vampiri (quindi senz'altro adulti e pericolosi). Tu ti domandi perché tutti fuggono salendo inseguiti dai vichinghi quando basterebbe scendere le scale ed in effetti hai proprio ragione tant'è vero che in fondo alle scale ci sono tanti bambini (i bambini infatti sono nella posizione migliore per poter fuggire...se mai lo volessero e comunque non sembrano aver bisogno di scappare!) I bambini infatti sorridono ai vichinghi e loro ai bambini!!! A questo punto tu capisci che la cosa migliore è mischiarsi fra i bambini per cercare di uscire dalla scuola ed è quello che fai. Uscendo incontri il padre del tuo ragazzo che ti sorride e una signora che incita una squadra a cui lei crede tu tenga e....sorpresa! Tu le dici che sei di un'altra squadra e si capisce benissimo che provi molto gusto nello spiazzarla con questa rivelazione! La conclusione del sogno è a mio avviso molto bella. Dopo aver visto due gemelle dai capelli rossi vestite in modo simile che giocano a rincorrersi tu diventi un bambino e giochi a far scivolare la macchinina sul corrimano del metrò divertendoti un sacco. Cerchiamo ora di tirare le fila di tutto il sogno, che è quanto mai interessante. Stai entrando a fare parte del mondo degli adulti, ma l'idea che al momento hai di questo mondo è di una realtà dove le persone rubano le energie le une alle altre e continuano a combattersi le une con le altre: Questo decisamente non ti piace e ad un certo punto dici proprio: MI STUFO DI COMBATTERE. Questa è proprio una presa di posizione e decidi di confonderti coi bambini per uscire da quel luogo. Alla fine del sogno si capisce benissimo che strada vuoi prendere nel tuo personalissimo “diventar grande” Hai deciso di continuare a divertirti come il bambino che gioca con la macchinina sul corrimano del metrò....complimenti! La vita di ognuno è piena di macchinine che chiedono soltanto di essere guidate... divertendosi!
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