Ho sognato che la mamma e il papà mi accompagnavano in un viaggio in macchina per arrivare alla città della mia università (che non sono sicura fosse quella dove studio). Arrivavamo la sera in una città di mare, che è oltre la mia dove studio, ed era una città abbastanza moderna, con anche qualche grattacielo, e la zona del porto abbastanza alla moda. Passavamo in macchina davanti ad una università di lingue, io dicevo che non sapevo ce ne fosse una anche lì, ma mi rispondevano che era solo per lingue molto strane, tipo swahili.
Poi arrivavamo alla stazione e io pensavo che avremmo dovuto prendere il treno per arrivare alla città dove studio. Il papà e la mia sorella minore andavano avanti e io rimanevo un po’ indietro con la mamma. Alla stazione salivamo delle scale molto ripide e ci attaccavamo forte al corrimano per non cadere. La mamma era particolarmente in difficoltà e mi chiedeva: “Ma tu ce la fai a salire queste scale?” Poi arrivavamo ad un controllo come quello degli aeroporti, dove bisogna passare attraverso il metal detector. Tutti passavano, e il metal detector suonava solo quando passavo io. I “poliziotti” che c’erano lì, allora, mi fermavano. Un ragazzino nero sui 10 anni mi teneva perché non scappassi, mentre gli altri sembravano molto più tranquilli. Io chiedevo di ripassare togliendo delle cose che forse avevano fatto suonare il metal detector: avevo due orologi su un polso, perché mi accorgevo che la mamma mi aveva dato il suo per passare il metal detector e poi me lo ero dimenticato al polso, e altri orologi sull’altro polso. Ma a questo punto quasi più nessuno dei “poliziotti” mi dava retta: parlavano fra di loro e c’era una ragazza che si stava provando dei costumi e li stava facendo vedere agli altri e non mi ascoltava quando parlavo e dicevo che volevo ripassare dal metal detector e andare via perché avevo un treno da prendere. Poi un altro poliziotto, mentre la ragazza era andata in un’altra stanza per cambiarsi e provarsi un altro costume, proponeva di scappare tutti quanti senza dirle niente. Tutti raccattavano le cose che avevano in giro: io avevo appoggiato gli orologi su un mobiletto e avevo tirato fuori le cose dallo zaino per farle esaminare. Così, mentre lei era in camera e parlava ad alta voce del suo costume, noi scappavamo. Un'altra parte del sogno era che io, il mio ragazzo e un suo amico dovevamo prendere un treno. Andavamo in stazione per fare i biglietti, e cercavamo di farli alle macchinette automatiche e io mi proponevo di pagare anche per il suo amico con la carta di credito, visto che lui non aveva i soldi giusti. Poi però non mi ricordo per che motivo, mi faceva arrabbiare, litigavo con lui e col mio ragazzo e dicevo che non gli avrei più pagato il biglietto. Ciao cara, allora…cominciamo col dire che il percorso per arrivare alla tua destinazione (nel sogno l’università dove studi, ma in generale la tua “destinazione di vita”) è abbastanza tortuoso. Ti accompagnano mamma e papà quindi la situazione sarebbe ideale, ma andate oltre la città e quindi dovete prendere un treno per tornarci. Sulle scale tua madre è in difficoltà e questa è una “scappatoia” che tu trovi per dire a te stessa che tu ce la fai nella vita meglio di tua madre, che non hai bisogno di lei; inoltre fai in modo che sia lei a rendere manifesta questa tua “superiorità” perché è lei che mette in luce la sua difficoltà… Prima di prendere il treno dovete addirittura passare per un metal detector, che è come dire che qualche autorità o sistema automatico deve verificare la vostra (ma essenzialmente la tua) “non pericolosità”. Tant’è vero che gli altri passano e solo TU vieni fermata. Tu chiedi una prova d’appello e vuoi ripassare dal metal detector accorgendoti che probabilmente ciò che ti ha segnalato come “pericolosa” sono gli orologi: prima ti accorgi di avere anche quello di tua madre e poi ne vedi altri… L’orologio è ovviamente un simbolo dello scorrere del tempo e ci induce a riflessioni su quale uso noi facciamo del tempo nella nostra vita, oltre a segnalarci i passaggi “temporali” da una condizione ad un’altra; il tempo poi è precisamente la distanza che intercorre fra il nostro pensiero/desiderio e la nostra azione volta alla sua concretizzazione, quindi è ovvio che l’autorità di controllo, cioè il metal detector lo segnali come “pericoloso”… Tu hai vari orologi, cioè hai vari modi di concretizzare i tuoi desideri/pensieri personali: uno è di tua madre e quindi si riferisce a quella parte della tua essenza che fa riferimento agli insegnamenti ricevuti. Queste varie modalità di azione nella realtà sono considerate pericolose dal sistema (questo pensi). Pensi che il mondo ti possa vedere come una sorta di “mina vagante” e cerchi di dimostrare il contrario chiedendo di ripassare dal metal detector in fretta perché devi partire. Qui però incomincia la confusione… Chi ti tiene ferma è una figura contraddittoria che porta già in sé il seme del sovvertimento di ruoli che avverrà dopo: è un ragazzino nero di 10 anni che “gioca” il ruolo del poliziotto…e da qui in poi è davvero tutta una farsa… i poliziotti chiacchierano, una ragazza si prova i costumi (classico capo di abbigliamento che evoca la rilassatezza e il divertimento) e quando lei va via per cambiarsi addirittura un poliziotto propone di scappare tutti insieme… Tutta questa parte del sogno sembra segnalarti che ad un livello profondo tu sai benissimo che i ruoli, le situazioni, le possibilità non sono così rigidamente stabilite e che quindi, non essendo così facile individuare chi controlla chi, tu alla fine puoi muoverti nella vita molto più liberamente di quanto credevi in un primo tempo! Nella seconda parte di questo sogno avviene secondo me una tua precisa presa di posizione nei confronti dell’ambiente che ti circonda, anche alla luce di quanto successo nella prima parte… Pagare il biglietto per qualcun altro è un simbolo molto, ma molto esplicito! Tu non sai per che motivo ti arrabbi col tuo ragazzo e col suo amico, ma certamente ad un certo punto capisci che non si può pagare il biglietto del viaggio “della vita” per qualcun altro: ognuno “paga” il proprio biglietto: basta vedere la fatica che hai fatto tu per passare attraverso il metal detector per prendere il tuo treno! Ognuno ha delle prove e sono “personali”!
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